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27.04.2017

I rifiuti "illuminano" l'Austria

Uccelli che zampettano in mezzo a cartacce, scorze, bottiglie, cibo gettato via, becchettando quà e là, gente che getta roba in terra e che quando la infila nel contenitore Ama sceglie quello sbagliato, cassonetti rovesciati, risate di sottofondo con una zoommata progressiva su cumuli di schifezze. E la cronista, Bethany Bell, che, proprio da Campo dei Fiori - nel bel mezzo del mercato tra scatoloni vuoti e sacchi di spazzatura - esordisce dicendo: "Questo posto ha un problema di rifiuti. È difficile da credere: ma questo posto è Roma, una delle città più belle del mondo”. Ecco l'incipit del servizio che la Bbc dedica al problema principe di Roma: la monnezza.

Un minidocumentario in cui la Bbc la mette giù semplice: qui qui, infatti, "c'è un problema di rifiuti", si sostiene anche in un articolo in cui viene spiegato il mefitico meccanismo che vede la Capitale inviare in Austria ogni anno treni su treni colmi di 100 mila tonnellate di scarti. Che poi, in un impianto che si trova fuori Vienna, converte il materiale in energia elettrica.

Roma paga l'Austria, l'Austria ci guadagna due volte, con quei vagoni che attraversano nord Italia e le Alpi per mille e 200 chilometri per terminare la loro corsa a Zwentendorf sul Danubio: tre treni alla settimana, ognuno con un carico di circa 700 tonnellate di quello che viene buttato via dalle case di Prati e Tor Bella Monaca, di Tufello e Tuscolano, insomma, da nord a sud dell'intera Capitale

Nell'impianto di Zwentendorf, racconta la Bbc, i rifiuti vengono inceneriti e trasformati i in "hot flue gas", gas di combustione caldo, che a sua volta genera vapore che viene trasferito in una vicina stazione, dove è infine convertito fornendo energia elettrica a 170mila abitazioni della bassa Austria.

Non male per un servizio che Roma paga 138 euro a tonnellata (oltre ai costi del viaggio, naturalmente) per un totale di quasi 14 milioni di euro l'anno.


Non c'è soltanto un problema di sfregio alla bellezza, come sa bene chiunque abiti a Roma. C'è anche e soprattutto, sostiene la Bbc, un problema politico. Non solo infatti la città produce più scarti di quanti ne possa gestire. Non solo non è in grado di far fronte alla differenziata, che in sè non sarebbe male. Ma è avvelenata anche e soprattutto da un problema di corruzione.

La gestione dei rifiuti e altri servizi pubblici sono stati infatti afflitti nella Capitale da qualcosa in più che cattiva amministrazione. E qui la Bbc tira in ballo Mafia Capitale, un'inchiesta in cui sarebbe finito anche questo settore del servizi pubblici.

"La sindaca di Roma Virginia Raggi, del movimento populista Cinque Stelle, è salita al potere lo scorso anno promettendo di ripulire la città. E finendo nei casini quasi immediatamente".Con la nomina a "city rubbish tsar", zarina della monnezza, di Paola Muraro, costretta a dimettersi quando è diventata di pubblico dominio la notizia dell'indagine a suo carico su presunte irregolarità di cui si sarebbe resa responsabile nel corso dei 12 anni in cui è stata consulente della municipallzzata.

Fonte: La Repubblica, servizio di Rory Cappelli del 24 aprile 2017